Molte volte mi ritrovo in farmacie nelle quali mi viene richiesto un intervento per risistemare il layout, oppure per revisionare i possibili flussi nel tragitto che i clienti compiono prima di essere serviti, oppure per capire se ci sono possibilità per l’inserimento di nuovi servizi...
Uno dei principali impegni del farmacista-titolare dovrebbe essere quello di studiare i BISOGNI delle persone per renderle felici di entrare in farmacia. Se poi, chi entra in farmacia NON riceve il giusto messaggio, è un problema..
Nessuno può competere con un CATENA!”, mi sento spesso raccontare...“Hanno i soldi per investire in ciò che vogliono e comprano grandi quantità di merce che possono rivendere a prezzi competitivi!” Ma...
Nell’appuntamento di oggi vorrei affrontare il tema dell’esposizione dei prodotti o,meglio ancora, della disposizione della farmacia. Vorrei piuttosto proporvi una riflessione su come presentiamo il nostro negozio oggi così come nel passato, ma che probabilmente dovrà cambiare nel futuro...
Se la tua unica strategia per acquisire clienti è la vendita diretta, (vendi ai clienti che varcano la porta di ingresso), la tua vetrina dovrebbe attrarre con tecniche assimilabili a quelle di un pavone che fa la ruota con le piume! Dovrebbe essere comunicativa, accattivante, irresistibile e rinnovarsi con periodicità!...
Comunicare significa riuscire a interagire con un interlocutore, non significa semplicemente fare pubblicità, ormai credo che lo abbiamo capito tutti dopo anni di articoli e corsi di formazione. Interagire però significa non solo parlare, ma anche essere in grado di ascoltare, avere il desiderio di osservare attentamente con gli occhi e con il cuore...
Il mese scorso sono stato a teatro per vedere lo spettacolo dei Momix. Devo dire che sono cambiati in questi anni, sono evoluti in una presentazione molto più fisica del ballo a discapito del gioco d’ombre, Se li osservi, apprezzi la professionalità, lo studio e la metodica preparazione. Quante analogie con la tua farmacia. Come può essere paragonata a quello spettacolo? Presto detto...
Oggi vi racconto una storia, un’esperienza che ho vissuto personalmente, che ritengo essere stata per me una fortuna perché nonostante io giri molte farmacie e alcune industrie, non si finisce mai di imparare e soprattutto di capire come ci rapportiamo con i competitori...
Mi correggo su quanto scritto al termine dello scorso appuntamento o meglio sono stato volutamente impreciso. In realtà oggi non riavvolgiamo il nastro degli argomenti che vi avevo esposto, ma proviamo invece a rileggerli invertendo l’ordine di elencazione...
Quando si avverte che c’è bisogno di fare qualcosa, di provare a cambiare l’aria all’interno della propria farmacia, generalmente si procede con le seguenti azioni nell’ordine...
E’ più o meno un anno e mezzo che vi scrivo su questo blog insistendo a stimolarvi nel cambiamento. E adesso vi dico basta? Si, sono qui improvvisamente a scrivervi di non prendere più in considerazione il cambiamento nelle sue diverse sfaccettature. Perché?...
….anche se sei solo e sfiduciato, hai una piccola farmacia, la crisi ti sta divorando e forse questo sarà l’ultimo articolo che leggerai prima che ti staccano la corrente elettrica...
Nel giro di pochi anni le farmacie siano profondamente cambiate e probabilmente questo processo continuerà ancora a evolvere...
Se possiedi una farmacia sei rivenditore di prodotti di altri. Probabilmente non hai un tuo marchio e questo è un GROSSO PROBLEMA...
Cercherò di spiegarvi in dieci passi come esistono motivi commerciali, economici e programmatici per cui ritengo importante suggerirvi di pianificare il rinnovo, piuttosto che ritrovarvi poi a dover adattare la programmazione di crescita della farmacia agli errori ormai già commessi...
