Vi presento la Generazione Y
Ben ritrovati su Farmacia Vincente!
Oggi vi scrivo per richiamare un tema più volte sottolineato essere di fondamentale importanza per un’impresa che voglia presidiare i nuovi mercati della bellezza e del benessere: la conoscenza del cliente e del territorio di scontro competitivo.
Mi rivolgo pertanto a quelle farmacie che desiderano discostarsi dal vecchio concetto di punto vendita inteso come solo terminale di distribuzione per le esigenze di salute.
Voglio considerare le aziende con nuove prospettive di lavoro, che richiedono però una differente informazione e un continuo aggiornamento, non solo professionale.
Allora, la cosiddetta Generazione Y che oggi vi presento, sono tutte quelle persone nate dal 1980 fino alla fine del 2000, sono i tuoi clienti definiti anche Millennials.
Non so quanti tra noi li conoscano, probabilmente in molti non ne hanno nemmeno mai sentito parlare. In ogni caso, aver magari sentito accennare al nome non significa aver approfondito le loro caratteristiche e quindi aver compreso perché mai questi sconosciuti dovrebbero preferire il nostro punto vendita.
Eppure si tratta di individui che rappresentano il futuro ormai attuale, e sono clienti completamente diversi da quelli delle generazioni precedenti.
Ti ricordi le persone che entravano in farmacia solo con la ricetta, oppure quelle che pendevano dalle tue parole per ricevere il consiglio risolutivo, oppure infine quei clienti che avevano visto la pubblicità del prodotto la sera prima e si presentavano da te con la “prescrizione” dei media?
Quelli non sono i Millennials. Con questi ultimi la comunicazione si è trasformata da verticale a orizzontale, il che presuppone reciproca informazione e rapporto di confronto. I Millennials pretendono che tu sia competitivo anche nelle informazioni che riesci a elargire.
I Millennials sono individui che vivono perennemente connessi, dichiarano di avere internet acceso per oltre il 70% della loro giornata, non sono interessati agli SMS in un contratto telefonico perché utilizzano esclusivamente i Social e le App.
Guardano poco la televisione perché preferiscono Netflix, viaggiano con internet e affermano di visitare quotidianamente siti per acquisti (o magari solo per informazioni) on line.
Sono la generazione che ha spostato l’interesse per un motorino verso quello per uno smartphone di ultimissima generazione, col quale poter restare costantemente in contatto con gli amici invece che doversi muovere per andarli a trovare.
I millennials sono nati nel pieno del cambiamento tecnologico e sono precursori della prossima generazione, che sarà ancor più connessa e digitalizzata…e presto entrerà nelle nostre farmacie. E’ vero, si tratta di una gioventù che ama tirare le ore piccole, ma è anche molto attenta al green e alla sostenibilità, amano vivere al momento e desiderano ricevere tutto subito.
Hanno come obiettivo il piacere ma soprattutto il piacersi e quindi pongono molta attenzione a tutte le novità che riguardano il benessere, seguono i corsi di yoga, vanno in palestra e tra loro riscuotono successo le diete disintossicanti.
Le donne sono molto studiate dai maggiori produttori di brand commerciali perché, ad esempio, chiedono dal settore bellezza prodotti dall’efficacia immediata. Sono pertanto meno attente alle promesse per una pelle migliore in una futura età avanzata, i segni di invecchiamento cutaneo sono allora vissuti in maniera diversa rispetto ai loro genitori. Preferiscono una maschera o un make-up che consenta loro di essere belle stasera per uscire con gli amici ottenendo un risultato sorprendente.
Questa è la generazione dei selfie, che quindi richiede di essere sempre al meglio e, per questa ragione, la categoria dei cosmetici è quella con il maggior trend di crescita, soprattutto quelli definiti ecologici.
Sono le donne tra i 18 e i 35 anni che sono le più attive nella ricerca di prodotti di bellezza naturali, e non solo per questioni di sicurezza.
I Millennials preferiscono tra i marchi quelli che sono capaci di corteggiarli, quelli che in qualche modo sono in grado di riconoscerli come individui e pertanto riescono a formulare proposte personalizzate. Anche se con una prospettiva economica incerta per il futuro, questa gioventù è però in grado di ottimizzare il reddito, ad esempio tramite le condivisioni o le convivenze.
E’ una generazione curiosa e molto informata, quasi due donne Millennials su tre afferma di leggere le etichette dei prodotti analizzando gli ingredienti prima di effettuare un acquisto ed evitano comunque tutto ciò che viene reputato dannoso o eccessivamente inquinante.
Per questo motivo sono disposte ad acquistare in negozio invece che da internet nel momento in cui questo è in grado di garantire trasparenza, attendibilità e garanzie.
Inoltre risulta determinante, per la scelta del punto vendita, l’ambiente che deve trasmettere esperienze emozionali e sensoriali altrimenti non riscontrabili attraverso un acquisto on line.
I Millennials vogliono sentirsi riconosciuti, premiati e gratificati. I Millennials ti mettono alla prova, devi essere competente, aggiornato, bello e sorprendente.
Adesso che probabilmente conosci un pochino meglio una parte dei tuoi nuovi clienti, come pensi di attrezzare la tua moderna farmacia per interessarli e accoglierli più efficacemente? Perché è evidente che questa generazione è diversa dalla precedente, ha aspettative differenti, si comporta in modo anomalo, per qualcuno di noi rappresenta i propri figli mentre altri ne fanno addirittura parte ma si dimenticano di considerare i loro stessi comportamenti da consumatori quando entrano nel lato oscuro del banco del farmacista.
Non puoi affrontare le richieste di questa tipologia di clientela con le stesse modalità del passato, altrimenti non riesci a interessarli e coinvolgerli.
Probabilmente dovrà cambiare qualcosa in ognuno di noi, nel nostro atteggiamento, per riuscire ad affrontare certe sfide, per essere davvero competitivi, per soddisfare assecondando e addirittura prevenendo i fenomeni del cambiamento.
Credo ci sia molta strada da fare e parecchia sarà anche in salita.
E’ importante riconoscere il terreno su cui avviene lo scontro competitivo, è fondamentale che la formazione sia dinamica, è decisivo riconoscere il come fare oltre al cosa fare.
Su queste mie convinzioni ho impostato il mio prossimo libro, in uscita a fine anno, che spero avrai modo di leggere.
di Paolo Piovesan
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